Taping
Il
taping o bendaggio è una tecnica sviluppata circa 30 anni fa dal Dr. Kenzo Kase medico e chiropratico giapponese residente negli Stati Uniti.
Il presupposto era quello di ideare una tecnica che potesse avere l’effetto di stimolare i processi naturali di guarigione del corpo e quello di
dare un’assistenza esterna ai muscoli e alle articolazioni con un tape.
Il tape è un nastro elastico in cotone di alta qualità con uno strato adesivo acrilico al 100% che imita le proprietà della pelle e che si applica con vari gradi di tensione a seconda dell’effetto terapeutico che si vuole ottenere.
Inizialmente utilizzata soprattutto dagli sportivi è oggi usato dal 75% di non atleti ed è quindi molto efficace in riabilitazione.
La tecnica ha 4 funzioni principali:
- Supporta il muscolo: il tape ha un’azione diretta sui muscoli e sulle fibre muscolari. Viene posizionato sul percorso del muscolo da trattare e ne ripristina la giusta tensione andando così, a seconda della tecnica che viene utilizzata, a facilitare o ad inibire la contrazione muscolare;
- Allevia il dolore: grazie al tape si ha una stimolazione del sistema analgesico endogeno attraverso la riduzione della pressione sui recettori sensibili alla deformazione tissutale della zona interessata. La stimolazione data dal tape crea un treno di stimoli che arrivano al cervello che, di conseguenza, attiva dei sistemi inibitori che portano il soggetto ad avvertire meno dolore;
- Aiuta a drenare l’edema o l’emorragia: l’applicazione sulla cute del TAPE crea un sollevamento del derma dagli strati sottostanti che migliora la circolazione linfatica e sanguigna diminuendo l’edema presente tra la pelle e il muscolo colpito. Il taping migliora, quindi, il drenaggio, riduce la presenza di sostanze chimiche presenti nei tessuti, migliora la circolazione superficiale, allevia il dolore e diminuisce l’infiammazione della zona colpita;
- Aiuta ad allineare le articolazioni: il taping risolve il disallineamento articolare causato da spasmi muscolari anormali o legato ad accorciamenti muscolari andando a normalizzare il tono muscolare e le tensioni fasciali, ciò produce un miglioramento dell’ampiezza del movimento dell’articolazione stessa.