Bronchiectasie
Si parla di
bronchiectasie e non di bronchietcasia perché le cause di questo problema sono molte dando origine a quadri clinici differenti.
Proviamo ad immaginare una pelle non più sana, liscia ed elastica, ma con smagliature, lassa e rugosa.
Se trasportiamo questa idea di pelle sui bronchi, che sono i tubicini in cui passa l’aria che inspiriamo ed espiriamo, non è difficile immaginare che il muco, che fisiologicamente è sulle pareti del bronco, ristagna lì e non riesce a venir fuori, deformandole ancora di più così da creare delle vere e proprie sacche.
Le sacche createsi sono piene di muco che tende ad infettarsi e ad infiammare tutti i bronchi e a degenerare così in infezione vera e propria.
Le
bronchiectasie sono spesso associate ad altre patologie come
la fibrosi cistica e la
broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La diagnosi di solito è medica e di solito la patologia si evidenzia eseguendo una radiografia del torace o una TAC.
Il primo sintomo è la
fatica a respirare, dispnea, associato a tosse con muco.
Il ruolo del
fisioterapista respiratorio è fondamentale perché deve insegnare al paziente le
tecniche di disostruzione bronchiale:
- PEP Mask
- PEP oscillanti
- Drenaggio autogeno
- ELTGOL
- Drenaggio posturale
- Ciclo attivo di tecbiche respiratorie
per poi monitorarle nel tempo.
Non meno importante è il
riallenamento allo sforzo e all’
esercizio fisico per riportare il paziente a condurre una vita normale.
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